Una ragazza si prepara per uscire. Davanti allo specchio si sistema i capelli e accenna qualche passo di danza. Non si trova da sola, un mostro conosciuto è con lei nella stanza. La ragazza prova ad essere una persona sicura, convinta, ma le sue paure esistenziali sono lì. Si sente impacciata e fuori posto fino a quando indossa la sua giacca, una maschera che le permette di affrontare il mondo ma allo stesso tempo è un gran peso ed è il mostro stesso. Con lui la ragazza ha un rapporto ambivalente: è lo strumento che le permette di vivere nella società con le sue assurde convenzioni, ma anche una zavorra, una prigione, un motivo costante di combattimento. La ragazza inizia un dialogo danzato con il suo mostro, disegnando uno spazio tridimensionale in continuo mutamento in cui possono guardarsi negli occhi. A volte complici, è il suo compagno di gioco; a volte avversari, è il riflesso del rumore e il caos dove c’è poco spazio per lei come un campanello assordante. Inizia quindi la seconda scena con il racconto di un’altra anima, che vaga nello spazio “comandata” alle dipendenze del suo mostro. Entrambi sono tirati dai sottili fili dalla dipendenza, fili che disegnano un punto di domanda: è possibile far pace coi nostri mostri? È possibile trovare il nostro valore e difendere la nostra voce?

MANIA-C è lo spettacolo vincitore del bando SceniCall 2024

di e con Silvia Cunsolo e Alice Di Stefano
tecnico Federica Pantaleo
produzione Circo Madera
con il sostegno di Scenica Festival